Yulin festival anche quest’anno si farà: pochi giorni per fermare la macellazione dei cani

21 giugno, solstizio d’estate, il perfetto equilibrio tra il giorno e la notte, inizia il tradizionale Yulin Festival, l’orribile festa di tre giorni in cui viene macellata e consumata la carne di cane in Cina e nulla sembra fermarli, Anche quest’anno il festival della carne di cane si farà.

cani Cina

Molti degli animali che verranno portati al macello non sono sottoposti a controlli sanitari e spesso si tratta di cani rubati dai legittimi proprietari: secondo il ministero della sanità, nel paese ogni anno muoiono tra le due e le tremila persone per aver contratto il virus della rabbia.

Secondo Animals Asia il festival, nel momento di maggior splendore, il festival poteva provocare la morte di 10.000-15.000 cani. Nel 2014 il numero è diminuito drasticamente, passando a circa 2.000/3.000 esemplari macellati. Fonti attendibili riferiscono che l’anno scorso i cani sacrificati sono stati meno di 1.000.
Il solstizio si festeggia dal 21 al 23 giugno con carne di cane e “vino” di litchi, ovvero la ciliegia cinese. Si tratta di un frutto tropicale ormai coltivato anche in Italia.

In Cina le opposizioni contro tali abitudini alimentari sono sempre più crescenti e gli animalisti si abbattono per abolirle. Già nel 2011 un altro festival a base di carne di cane era stato abolito. La carne di cane, a detta dei “cultori”, avrebbe proprietà medicamentose. In modo particolare, si parla di fertilità maschile.
Secondo gli animalisti cinesi vi sono tre principali aree dove avviene la macellazione del cane.
Si tratta di Jiangsu, Jilin e Guangdong. Luoghi noti anche per le accuse di furto di cani.

Ma i cani non vengono mangiati solo in occasione della triste e famosa festa della carne di cane. La ONG infatti riporta dati che fanno rabbrividire. Ogni anno anno in Cina, vengono mangiati oltre 10 miolioni di cani.

Quanto è comune mangiare carne di cane e gatto in Cina?

Anche se la consuetudine di mangiare carne di cane e gatto esiste da molti anni in questo paese, specialmente nelle province di Guangdong, Guangxi, Guizhou e nella Cina nordorientale, il consumo e la frequenza diminuiscono anno dopo anno.

Secondo un sondaggio pubblico condotto in merito e rilasciato nel 2015, la pratica non è diffusa in tutta la nazione. Nelle province o città lontane da quelle sopra menzionate, solo il 20% degli intervistati ha mangiato carne di cane negli ultimi due anni, e solo l’1,7% carne di gatto.

Nelle zone dove il fenomeno è diffuso, la metà degli intervistati risponde di non aver mangiato carne di cane o gatto negli ultimi due anni. La metà di questi solo una o due volte all’anno.

La gente mangia carne di cane per povertà?

No, nonostante la maggior parte di questi cani venga rubata, la loro carne non è economica. Si mangia per superstizione, o perché si crede abbia un effetto tonificante, oppure per tradizione. Se domani diventasse illegale, nessuno morirebbe di fame. 

Se i cinesi non vogliono che l’industria della carne di cane operi, perché non la fanno chiudere?

Trovare un modo accettabile per promuovere il cambiamento non è impresa semplice in Cina. Comunque, ci sono state significanti reazioni che non sono state rese pubbliche. Per esempio 9 milioni di persone hanno votato online una proposta di legge per mettere fine al consumo alimentare di carne di cane. Le storie di furti di cani sono diventate una costante e hanno ancora la forza per scioccare la gente e creare le premesse per il cambiamento. La fine dell’industria illegale di carne di cane sarebbe accolta con favore e certamente darebbe un duro colpo alla criminalità organizzata.

Inoltre, le associazioni animaliste presenti sul territorio salvano ogni anno un numero incredibile di cani e gatti destinati ai mercati, fermando i TIR sospetti e prendendosi cura degli animali.

Il video dell’ultimo salvataggio:

È probabile che le pressioni dell’opinione pubblica decretino sempre più la fine di questa orrenda rassegna. Molte vite sono già state salvate e il movimento di protesta sta crescendo. Se non c’è più domanda, allora anche il mercato crollerà. Adesso è quanto mai importante stare dalla parte dei gruppi locali che salvano i cani da morte certa.  Per questo ti invitiamo a firmare le petizioni di Animals Asia e su Change.org.

 

 

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