Repubblica Ceca: bambini lapidano a sassate i fenicotteri dello zoo

Sono tre i bambini killer dei fenicotteri dello zoo di Praga. La polizia li ha identificati anche con le telecamere interne.

Praga – Tre bambini di età compresa tra i cinque e gli otto anni di età, hanno preso a calci un fenicottero fino a provocarne la morte morte dopo che è stato colpito con pietre in uno zoo della Repubblica Ceca.

 I bambini, come riferiscono i media locali, hanno scavalcato il recinto dello zoo di Jihlava prima di lanciare il loro attacco alla stormo di malcapitati fenicotteri americani.
“Inizialmente, li hanno lapidati con dei sassi”, ha detto Jan Vašák  zoologo, aggiungendo che uno di loro ha iniziato a colpire con i calci uno dei fenicotteri.
 Per fortuna prima che i “piccoli mostriciattoli” potessero compiere una strage, è intervenuto un uomo, un elettricista al lavoro presso la struttura che vedendo la scena da horror, ha interrotto i bambini, di età compresa, tra i cinque, sei e otto anni di età,  ma ormai un fenicottero era già stato ucciso e un altro aveva subito lesioni gravi.


Il personale dello zoo di Jihlava, una piccola città a circa 80 miglia a sud della capitale, Praga, ha provato a prendere i bambini, che in gambe levate sono riusciti a fuggire.

Il bambino che ha ucciso il fenicottero

Ma il signor Vasak hadetto che “uno di loro aveva una felpa gialla con distintivo” e la polizia è stata in grado di rintracciare due di loro utilizzando filmati a telecamere nascoste.
A causa del triste episodio, i genitori dei tre bambini sono stati denunciati per mancata custodia dei minori.   Questo che è accaduto non è un fatto isolato. Anche nei parchi pubblici della nostra Italia, mentre le mamme fanno comunella con altre donne sempre con pargoli al seguito e sedute comodamente sulle panchine, i loro figli sono da tutt’altra parte e se la godono a centrare in pieno gli animali che sono dentro o fuori dall’acqua colpendo anche i piccoli anatroccoli nati da poco, a volte mortalmente. E’ bene monitorare l’educazione dei propri figli per non dover un giorno dover chiedersi, dove ho sbagliato…

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