La cagnolina di pietra, immersa nel grasso e poi nel fango: viva ma sotto shock

Se non la si tasta con una mano, al solo guardarla sembra una statua di gesso color fango. Eppura la cagnolina di un anno e mezzo è viva anche se per un soffio.

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Trovata a Milena, in provincia di Caltanissetta si suppone che il suo proprietario volesse disfarsi di lei perché ammalata. L’individuo che non merita di essere definito persona, ha cosparso la cagnolina di grasso e poi l’ha gettata in una pozza di fango.

La cagnolina portata in salvo da LIDA di San Cataldo, pur essendo viva non si muoveva più. Probabilmente si è trattato di un tentativo di uccidere la cagnolina, per fortuna fallito. La malcapitata, stante al responsabile regionale di LIDA, Fabio Cali, era talmente sotto shock da non voler più mangiare. La piccola non reagisce più e vuole lasciarsi andare.

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In queste ore si sta provvedendo alla somministrazione delle flebo mentre con molta delicatezza si tenta di pulirla con dell’acqua tiepida. Calì ha raccontato la triste vicenda su Blog Sicilia:

Abbiamo iniziato dal muso ma di lavoro ve ne sarà parecchio. Il fango, ripeto, è molto duro. Non capisco, poi, il perchè di quel grasso, veramente le persone sembrano non rendersi conto di quello che fanno. E’ molto importante denunciare, la gente deve capire che bisogna denunciare, viceversa non cambierà mai niente.

I Comuni, poi, devono avviare delle serie campagne di sterilizzazione e provvedere ad un capillare controllo dei microchip”. La cagnetta, putroppo, si presenta molto debole ma i volontari non disperano di poterla salvare. Si penserà poi alla sua eventuale adozione.
La legge, purtroppo, punisce in maniera molto blanda questi comportamenti; anche nel caso di flagranza non si può procedere all’arresto. A condanna definitivia, non è possibile (al di là delle previsioni di reclusione, sia nel caso di maltrattamento che di morte di animali) ottenere una minima pena.

Le pene reclusive stabilite dalla legge 189/04, infatti, sono ben al di sotto della soglia minima prevista per tali restrizioni. I casi più gravi finora conclusi con la condanna in Italia, riportano una multa prossima ai 10.000 euro. La multa è la sanzione pecuniaria dei reati delitti. Questa è l’Italia di cui dovremo andare fieri!

Il video della cagnolina:

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