Sesto Fiorentino-Una delle più conosciute e discusse staffettiste di cani, Chiara Notari Stefano, dirigente della onlus Mamma Chiara Animal onlus, è stata fermata a Sesto Fiorentino dagli agenti del Comando provinciale di Firenze del Corpo Forestale dello Stato, e denunciata per maltrattamento di animali.
I cani viaggiavano in un camioncino in condizioni terribili. Si parla di cinquanta cani, tra cui Pastori maremmani, pitbull, volpini, beagle, meticci e diversi cuccioli rinchiusi nelle gabbie stipate fino al tetto del veicolo, erano in affanno per il gran caldo e non riuscivano a muoversi viaggiavano su un furgone che recava la scritta “trasporto animali vivi” alla volta di presunte adozioni al Nord.
Il mezzo, partito dalla Sicilia si dirigeva a Bologna e a Milano.
In questi lunghi tragitti, non si sa come mai si perde la tracciabilità degli animali, molti non giungono mai a destinazione e comunque gli animali, attraversano l’Italia senza alcuna regolamentazione per cui di mano in mano, qualunque cosa accada la responsabilità si risolve in una roulette russa che poi non rende mai nessuno responsabile e punibile per una eventuale perdita, maltrattamento o morte dell’animale.
La Forestale, che ha convocato per una certificazione, il veterinario della Asl competente che già a prima vista, ha stabilito che i cani non potevano procedere il viaggio in quelle condizioni.
Notare che la titolare della onlus con sede in Sicilia era già nota alle forze dell’ordine per altre segnalazioni, ora però le è stato contestato il reato di cui all’articolo 544 ter del Codice penale: “maltrattamento di animali in quanto sottoposti a fatiche e sevizie inutili”.
I cani, posti sotto sequestro, sono ora affidati in custodia a un canile-rifugio autorizzato di Bologna. Sono in corso le indagini per accertare l’esistenza di eventuali altri reati. Ma se il bando della matassa comincia a sfilarsi al sud, forse sarebbe bene cercare di capire chi, con quali modalità e dove andranno a finire i cani della staffettista che prenderà in mano il capo del filo al nord, dove le vite si regalano come caramelle anche a chi li maltratta vedi articolo.
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