Cane sempre da solo in giardino: è maltrattattamento

L’isolamento sociale è causa di forte stress: il cane ha bisogno di interagire.

cane isolato

Molte persone decidono di prendere un cane perché magari hanno un bel giardino o un grande spazio esterno, convinti che i bisogni del cane possano essere così soddisfatti.

L’animale che vive sempre e solo in un giardino senza mai entrare in casa e l’unico  momento di socializzazione che ha sono i pochi minuti in cui il padrone gli porta da mangiare o da bere vive una forma di isolamento sociale.

L’isolamento sociale del cane, è una forma di maltrattamento poco conosciuta e abbondantemente ignorata ma ha pesanti ricadute sulla salute psichica e fisica dell’animale. A differenza dei maltrattamenti che lasciano segni evidenti e, quindi, sono più facili da notare, l’isolamento sociale incide pesantemente sulla mente del cane e può avere pesanti ripercussioni nel suo comportamento. Molte volte lo stress si può manifestare o con varie tipologie di aggressività o con forme di autolesionismo.

Il  cane inoltre, potrebbe diventare aggressivo o è ingestibile. I cani devono poter uscire anche se si possiede un grande giardino, per poter scoprire ed esplorare il mondo, interagire con persone e simili diversi, e per avere stimoli nuovi. 

ll cane è un animale sociale e ama stare a contatto con il proprio compagno di vita ed aver un suo ruolo in famiglia. La sua necessità è quella di poter far parte di una squadra o di un branco. All’inizio, questo branco era formato dai suoi simili ma quando viene adottato, la sua squadra è rappresentata anche solo da due persone, lui e il suo umano. Impedirgli tutto ciò è una forma di maltrattamento.

Peggio ancora è quando il cane viene relegato in piccoli spazi come un terrazzo o un balcone e solitamente questa soluzione viene presa dalle famiglie dopo che il cane ha sporcato in casa o quando nasce un bebè. Da quel momento il cane ha un ruolo marginale in famiglia e senza tanti preamboli, viene sbattuto fuori e isolato a vita.

Il cane isolato in un giardino o su un terrazzo è punito a vita. Facendo così gli impedite di esprimersi o non gli permettete di farlo nel modo giusto, seguendo quelle che sono le sue esigenze etologiche e quelle della sua specie. Anche se per giardino intendete il parco più bello di una villa, il cane che vive sempre da solo lì, non è altro che un “prigioniero”. E la sua pena è peggiore se in quel bellissimo giardino il cane vive anche legato con una catena. Se lo abbandonate a sé stesso, sarà sempre un cane “fragile, triste o perennemente ipereccitato”. Per un cane il giardino non è altro che un meraviglioso posto dove può incontrare altri cani, può giocare con il suo umano o dove può condividere momenti bellissimi con la sua famiglia.

Ecco perché bisogna sempre fare molta attenzione. Se un cane viene picchiato o lasciato senza cibo, chiunque è in grado di accorgersene e denunciare. La sofferenza di un cane costretto a vivere in isolamento sociale non è evidente. Chi lo vede in un giardino non può sapere quante tempo il suo umano dedichi a lui.

Spesso chi ha il giardino si vanta con chi ha il cane in appartemento. Paradossalmente, chi ha il cane in appartamento ma porta il cane a passeggiare e passa del tempo con lui a giocare o a fare le coccole sul divano, ha un cane più libero di chi ha il giardino ma non ha tempo per il suo quattro zampe.

Il cane non ha bisogno di avere a disposizione grandi spazi ma non può vivere bene senza interagire e relazionarsi con l’uomo o con altri animali. Ecco perché è fondamentale tenere presente che il cane non è solo un “antifurto” e che provvedere a sfamarlo e curarlo se sta male non significa volergli bene. Se avete un giardino va benissimo ma non trasformatelo nella sua prigione.

Bisogna tener conto che per alcune razze c’è il rischio concreto che l’isolamento contribuisca allo sviluppo di comportamenti non appropriati. Questi si traducono in abbaio prolungato o, in alcuni casi più gravi, in aggressività. E se il vostro cane e di grossa taglia, questa è un’eventualità che conviene sempre evitare.

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